image-391

Catania Family Lab

info@cataniafamilylab.it

Vai a Facebook

Cercaci su Instagram

 

COLLEGAMENTI VELOCI


facebook
instagram

Il magazine delle famiglie

Idee, news e informazioni utili


facebook
instagram
phone
messenger
whatsapp

Primo smartphone personale: è il regalo giusto per questo Natale?

10-12-2020 11:46

Lucia Musmeci

Mondo genitori, Genitori 3-8, I professionisti, Psicologa Digitale, psicologia digitale, primo smartphone, cellulare,

Primo smartphone personale: è il regalo giusto per questo Natale?

Qual è l'età giusta per regalare il primo smartphone? La psicologa digitale ci dà le sue indicazioni.

etgiustapercomprarecellulareaifigli-1607597597.png

Quest’anno il Natale avrà probabilmente un gusto diverso rispetto a quello a cui noi tutti siamo abituati.
Nonostante ciò, è però possibile immaginare che almeno i regali (piccoli o grandi, costosi o economici, fatti in casa o acquistati) sotto l’albero saranno una felice costante per i più piccoli.


Allo stesso modo, inoltre, è possibile immaginare che tu possa essere tra i genitori che si stanno chiedendo se sia arrivato il momento di aggiungere, tra giocattoli, libri e vestiti, anche un
pacchettino “speciale”: quello contenente il primo smartphone personale di tuo figlio.


In quanto “Psicologa Digitale”, posso innanzitutto dirti che fai bene a riflettere attentamente prima di prendere questa decisione.
Come già saprai, lo smartphone viene spesso definito, a ragione, una “finestra aperta sul mondo” e sono necessarie molte competenze e molte consapevolezze per imparare a gestire la complessità che ne consegue.

 

Ma come fare a capire se è il regalo giusto per questo Natale?

Qual è l’età giusta per regalare il primo smartphone personale?

Ecco...arrivati qui, devo avvisarti che purtroppo una risposta univoca alla tua domanda non esiste, e che tutto ciò che posso offrirti, “in scienza e coscienza”, è un semplice, vago e forse deludente: “dipende”.

 

Dipende da cosa, ti chiederai?

Da tantissimi fattori.

 

Innanzitutto, dal livello di Pensiero Critico sviluppato da tuo figlio: di fronte ad un contenuto digitale (sia esso un video, una foto, un post o un articolo), riesce ad esternare dubbi e

riflessioni sui comportamenti, sulle emozioni e sulle relazioni rappresentate? Oppure accoglie tutto in maniera passiva?

 

E’ poi fondamentale che tu ti possa interrogare anche sulla sua capacità di difendere se stesso e di rispettare gli altri nelle interazioni online: tuo figlio è realmente consapevole di questioni fondamentali come il rispetto della privacy propria ed altrui, il cyberbullismo, l’hate speech ed il body shaming? Sa come difendersi da richieste inappropriate da parte di sconosciuti? O temi che non sia ancora in grado di affrontare, nel migliore dei modi, tutte queste situazioni?

 

L’abilità di distinguere il vero dal falso è infine un altro importante punto su cui soffermarsi: tuo figlio sa come riconoscere fake news e truffe online? O credi che possa facilmente finire vittima di chi manipola la realtà?

 

Come vedi c’è molto su cui ragionare prima di collocare lo smartphone sotto l’albero di Natale.

Ma soprattutto c’è molto su cui lavorare insieme, tu e tuo figlio.

Le competenze e le consapevolezze di cui ti ho parlato sopra, infatti, non si sviluppano in modo automatico: tuo figlio ha bisogno di te per diventare un cittadino digitale capace di orientarsi positivamente ed autonomamente nel vasto mondo del web.

 

Ecco perchè l’Educazione Digitale di tuo figlio deve iniziare già nei primissimi anni di vita, molto in anticipo rispetto alla consegna del primo smartphone personale.

 

Educazione Digitale non vuol dire, infatti, insegnare a scaricare app, a creare account, o a trovare il proprio video preferito su Youtube.

 

Educazione Digitale vuol dire spiegare, e mostrare con l’esempio, come usare in modo sano e positivo i dispositivi digitali e come agire comportamenti consapevoli e responsabili nei vari ambienti digitali.

 

E queste sono competenze e consapevolezze il cui sviluppo, lento e graduale, pieno di inciampi che si alternano a piccoli passi avanti, deve necessariamente essere sostenuto da adulti attenti e comprensivi lungo tutto l’arco della vita dei cosiddetti, in modo improprio, “nativi digitali”.

 

Esattamente come si fa con molte competenze e consapevolezze rilevanti nella vita fuori dagli schermi.

 

“D’altra parte non si aspetta che un bambino vada per strada e abbia un incidente per spiegargli il significato dei semafori”.

 

Citazione tratta da: “3-6-9-12. Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali” di S. Tisseron, traduzione a cura di P.C. Rivoltella (2016). Ed. La Scuola

 

POTREBBE INTERESSARTI: Bambini e dipendenza da smartphone: facciamo chiarezza